Blog del sito www.iltuopsicologo.it inerente pensieri e riflessioni... con valenza terapeutica dei più grandi uomini di ogni tempo
mercoledì 29 maggio 2013
"Tu sei al centro di tutte le tue relazioni, quindi sei responsabile della stima di te stesso, crescita, felicità e realizzazione. Non aspettarti che l’altro ti regali queste cose. Devi vivere come se fossi solo e gli altri fossero doni che ti vengono offerti per aiutarti ad arricchire la tua vita." (Leo Buscaglia)
"Non hai paura di cadere?" le domandai. "Questi scatoloni sembrano piuttosto fragili". "Io non cado mai. Non credo nel cadere". "Che cosa c'entra il credere con tutto questo?" Olivia scosse la testa, come se non le fosse mai capitato di incontrare qualcuno così tonto. "Credere ha a che fare con tutto." Frances O' Roark Dowell
Spesso le persone sono molto diverse da come credi che siano. Questo perché si tende a interpretarle con il proprio modo di pensare, con la propria sensibilità. Bisognerebbe stare a guardarle, come si fa con una rappresentazione teatrale, senza commenti, se non alla fine, quando lo spettacolo si è concluso. - E. P. Melodia -
Non è soltanto il bambino piccolo ad essere plasmabile. Tutti abbiamo la capacità di cambiare, di cambiare anche in modo sostanziale, finché viviamo. Questa convinzione è sostenuta dall'esperienza. L'analisi è uno dei mezzi più potenti per provocare cambiamenti radicali, e meglio comprendiamo le forze operanti nella nevrosi, maggiore la nostra possibilità di produrre il cambiamento desiderato. Karen Horney
domenica 12 maggio 2013
Non bisogna mai dimenticarsi che nella propria vita si è affrontati da soli, il più delle volte, le proprie difficoltà. Ciò non bisogna dimenticarlo quando si è tentati di farsi aiutare da qualcun altro. Gli altri hanno difficoltà ad aiutare sé stessi figuriamoci se possono aiutare noi. Si corre il rischio di precipitare in due. Roberto Cavaliere Psicoterapeuta
"Come le persone appartenenti allo stesso gruppo sanguigno sono le uniche che possano donare il loro sangue a chi è vittima di un incidente, così anche un’anima può soccorrerne un’altra solo se non è diversa da questa, se la sua concezione del mondo è la stessa, se tra loro esiste una parentela spirituale." Sándor Márai
… non sappiamo neanche dove sta di casa la cultura dell’ascolto. Distribuiamo farmaci per contenere [la malattia] …, ma mezzora di tempo per ascoltare il silenzio [del paziente]… non lo troviamo mai. Con i farmaci, utili senz’altro, interveniamo sull’organismo, sul meccanismo biochimico, ma la parola strozzata dal silenzio e resa inespressiva da un volto che sembra di pietra, chi trova il tempo, la voglia, la pazienza, la disposizione per ascoltarla? Tale è la nostra cultura. Umberto Galimberti
"Si nota che nella sua vita psichica [del paziente] esistono parti lese, ma ci si guarda dal toccarle affinchè il suo male non risulti ulteriormente accresciuto. Possiamo addurre la seguente analogia: è certamente un segno di delicatezza non toccare parti malate, quando non si sa procurare altro che dolore." Sigmund Freud
“Devo accostarmi all'anima mia come uno stanco viandante, che nulla ha cercato al di fuori di lei. Devo imparare che dietro a ogni cosa da ultimo c'è l'anima mia, e se viaggio per il mondo ciò accade in fondo per trovare la mia anima. Perfino le persone più care non sono la meta e il fine della ricerca d'amore, ma simbolo della nostra anima.” C.G.Jung
"Non possiamo cambiarci mediante uno sforzo di volontà. sarebbe come cercare di sollevarsi da terra tirandosi per le stringhe delle scarpe. Il cambiamento avviene quando il soggetto è pronto, disponibile e capace di cambiare. Non può essere forzato. Comincia con l'accettazione di se stessi e con la consapevolezza di sé e, naturalmente, con il desiderio di cambiare. Ma la paura del cambiamento è grande..." Alexander Lowen
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